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L’olivicoltura regionale nutre buone speranze per il 2020

Alessandra Giovannini

DALLA REDAZIONE- Gli ulivi dell’Emilia Romagna sono in piena fioritura, in alcuni casi, un’abbondante fioritura e questo fa promettere bene per la raccolta 2020. “Sì, le previsioni sono buone – ridimensiona le aspettative Ermanno Rocca, che, oltre ad essere presidente della Rete Olio Extra Vergine Felsineo che riunisce nove aziende di un territorio che si estende dalla città metropolitana di Bologna a sud della via Emilia, segue anche 3.200 piante sui colli bolognesi -. Ma attenzione, occorre attendere l’allegagione, la fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura. È uno dei momenti più importanti dello sviluppo del futuro raccolto”.

Una situazione promettente, dunque, ma che ha bisogno di tempo, almeno un mese. “Bisogna vedere come andrà l’impollinazione – prosegue Rocca – e se il tempo atmosferico ci darà una mano”. Occorre pioggia, ma non temporali violenti perché altrimenti il fiore si stacca”. I primi frutticini arriveranno in giugno e da quel momento le previsioni potranno essere più precise. Dello stesso parere anche Virgilio Rossi, produttore e titolare dell’unico frantoio in provincia di Bologna. “Nella Vallata del Santerno – racconta Rossi – le mie circa 4.000 piante promettono bene e il tempo ci aiuta. Ma aspettiamo”.

Aggiungiamo anche le considerazioni di Giovanni Bettini che, nel crinale che separa la Valle del Santerno dalla Valle del Senio, cura 2.100 piante. “Tutto bene anche nel mio terreno – precisa Bettini – le fioriture sono iniziate soprattutto nelle zone più esposte al sole”. Prossimo appuntamento, allora, a fine giugno.

Ermanno Rocca, olio, olivo

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