“L’Ue vieta l’utilizzo dell’unico prodotto efficace contro la cimice asiatica e non indica alternative per la difesa dei frutteti: sarà un disastro per il settore”

Per Cristiano Fini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani, se non verrà attivata una deroga il settore ortofrutticolo rischia il collasso
“È  necessario che il governo nazionale avvii una negoziazione con Bruxelles”

“Quello che è più grave è che non ci sono attualmente valide alternative al chlorpyrifos-methyl per una difesa efficace delle piante attaccate dalla cimice asiatica e per il prossimo anno i frutteti rischiano di essere irrimediabilmente compromessi”

È questo il commento di Cristiano Fini, presidente di Cia Emilia Romagna, dopo che l’Unione europea ha decretato il divieto di utilizzo dell’unico principio attivo efficace per combattere uno dei parassiti più temuti dagli agricoltori e che colpisce frutteti ed ortaggi. “Anche se prenderà il via la sperimentazione con la vespa samurai – sottolinea Fini –  purtroppo passerà almeno un anno per vedere gli effetti positivi dell’antagonista, tempi biblici che i produttori non si possono permettere. Non siamo contrari alla dismissione di principi attivi, ma senza altre proposte di mezzi di difesa alternativi al chlorpyrifos-methyl, i produttori saranno costretti ad estirpare le piante, compromettendo il loro reddito e mettendo a repentaglio un patrimonio frutticolo di qualità”.

La Cia auspica che sia possibile attivare una deroga nazionale per affrontare almeno la prossima annata ed evitare il tracollo del settore. “Anche il Copa Cogeca, l’organismo che raggruppa le cooperative europee si è espresso contrario a questo provvedimento- conclude Fini – ed ora è necessario che il governo nazionale avvia una negoziazione con Bruxelles al fine di porre rimedio a questa decisione  che potrebbe innescare risvolti economici nefasti per il settore ortofrutticolo”.