ANP-CIA FERRARA: inaccettabile ritardare visite e operazioni salva vita
“I dati registrati il 6 dicembre dalla Regione sui numeri delle prestazioni sanitarie rimandate a causa della pandemia, che peraltro adesso saranno ancora in aumento, sono solo una conferma di quello che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle – commenta l’ANP (Associazione Nazionale Pensionati) di Cia Ferrara, leggendo i dati regionali sugli “arretrati” di visite, esami e interventi.
Nei giorni scorsi alcune testate giornalistiche avevano divulgato, infatti, i numeri forniti dalla Regione al consigliere Marco Lisei, che mostrano una vera e propria emergenza nell’emergenza: in Emilia-Romagna sono 1.166.816 prestazioni sanitarie prenotate ma non ancora eseguite, più di 103mila nella sola Ferrara, con il primato di oculistica che registra quasi 14mila visite richieste ma non ancora effettuate.
“La nostra associazione, che tutela i pensionati del settore agricolo a livello reddituale e si occupa di salvaguardare i livelli di assistenza sanitaria – spiega il coordinamento di ANP Ferrara – ha sempre lavorato per un obiettivo che riteniamo fondante della nostra democrazia: la sanità deve essere libera, garantita e aperta a tutti. Ammettiamo che questo sistema di valori, nel quale continuiamo a credere fermamente, è messo a dura prova dalla situazione che si è creata a livello di assistenza ospedaliera e domiciliare. Riceviamo, praticamente ogni giorno, segnalazioni dai nostri associati che ci raccontano di dialisi rimandate di oltre tre mesi, di trattamenti oncologici cancellati e non più riprogrammati e, in generale, dell’enorme difficoltà a effettuare una banale visita, anche di prevenzione. In sostanza si eliminano o rimandano prestazioni che possono salvare o allungare la vita dei malati e questo è sicuramente il fatto più grave, ma è diventata una chimera anche solo fare una visita oculistica che, certo, non riguarda la sopravvivenza ma la salute e la qualità di vita sì. “
“Gli anziani sono stati fortemente colpiti dalla pandemia, con perdite enormi in termini di vite umane ed effetti a lungo termine sulla salute – conclude l’ANP-CIA Ferrara – e restano quelli che hanno la maggiore necessità di cure, in ospedale e a domicilio, anche per prevenire patologie più serie che rischiano di diventare un problema sanitario concreto tra qualche anno. Invece, noi che ci siamo vaccinati in massa per il nostro bene e per quello della comunità, siamo diventati pazienti di “serie B” perché se oggi non hai il Covid perdi quasi il diritto, quel diritto fondamentale per il quale ci siamo sempre battuti, di essere curato. Sappiamo che il sistema sanitario è in difficoltà, ma vogliamo comunque sollecitare la Regione e l’Ausl perché si prendano provvedimenti concreti e rapidi per recuperare il pregresso e vengano assicurate almeno le prestazioni oncologiche e ortopediche più urgenti”.