Biodiversità: l’Italia ha anche dei record
L’inventario delle piante autoctone d’Italia è stato pubblicato alcuni mesi fa sulla rivista internazionale Plan Biosystems, è il risultato di un lavoro durato 15 anni e soprattutto corale (51 i botanici in campo).
«L’inventario è uno strumento fondamentale per la conoscenza e la tutela della biodiversità», afferma il botanico Gabriele Galasso. «Di queste specie censite, 1.700 piante sono presenti solo nel nostro Paese. Il nostro patrimonio vegetale è una ricchezza che dobbiamo preservare». Con 8.195 specie autoctone siamo i primi in Europa per varietà di flora. Ma in Pianura Padana non ci sono quasi più querce e 26 specie sono ormai estinte.
In attesa di completare anche la radiografia delle specie aliene, che come l’infestante robinia o l’acacia in pochi decenni si sono diffuse togliendo talvolta spazio alle piante nostrane, i botanici hanno esplorato il territorio palmo a palmo cercando i superstiti di specie censite in passato. E non tutte le notizie sono buone. Racconta Galasso che «700 mancano ancora all’appello e purtroppo almeno 26 dobbiamo dichiararle ormai estinte. Di esse rimane traccia solo negli antichi erbari».