Il candidato sindaco Vecchi in visita alla sede Cia
Sostenibilità, un assessorato comunale all’agricoltura e interventi ad hoc per facilitare gli allevatori sulle nuove normative per il benessere animale. Sono i tre principali argomenti trattati questa mattina nella sede Cia con il sindaco attuale e candidato Luca Vecchi. Erano presenti i vertici della confederazione e numerosi soci tra cui il candidato consigliere Massimo Valentini.
“In vista dell’approssimarsi della prossima tornata elettorale, chiediamo alle forze politiche un impegno concreto per la definizione di un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio al cui interno l’agricoltura, in sinergia con le altre risorse socio-economiche dei territori, dovrà svolgere un ruolo da protagonista”, ha esordito il presidente Antenore Cervi. Ha quindi messo sul tavolo della discussione le cinque priorità: interventi di manutenzione infrastrutturale, politiche orientate al governo del territorio, azioni per favorire e sviluppare politiche di filiera a forte vocazione territoriale, nuovi e più incisivi sistemi di gestione della fauna selvatica, infine un rinnovato protagonismo delle istituzioni e degli enti locali sulla Pac.
Ha quindi preso la parola Vecchi: “La città ha resistito ai profondi cambiamenti economici e sociali scatenati dalla grave crisi del 2008. Il modello di crescita è cambiato e muterà ancora nei prossimi anni: la sostenibilità dovrà essere la nostra stella polare”. Dopo aver rimarcato di aver “riconsegnato, con due varianti, ampie fette di territorio agricolo alla città”, ha affermato di ritenere fondamentale “un assessorato all’agricoltura”, specialmente dopo che è venuta a mancare una analoga figura in Provincia: “Dovrà essere un punto di riferimento e di confronto con il mondo agricolo. Oltre a questo, penso sia importante istituire una consulta per incentivare la partecipazione alle decisioni sulla città”.
Per quanto riguarda i fabbricati dismessi, ha ascoltato con grande attenzione la proposta Cia di utilizzare le volumetrie degli edifici per ampliare le stalle a beneficio del benessere animale.
Il confronto ha quindi toccato diverse altre questioni, tra cui la via Emilia Bis – “inaccettabili i ritardi Anas sulle informazioni inerenti gli indennizzi agli imprenditori espropriati” – e le varianti di Fogliano, Rivalta e Bagno. E sull’impianto biogas di Gavassa: “La decisa raccomandazione – hanno sottolineato dalla platea – è che l’impianto sia realizzato con le migliori tecnologie e dia precise garanzie per la salute, l’ambiente e le coltivazioni della zona”.