La Consulta Agricola ferrarese ha incontrato l’assessore Mammi

Il nostro presidente Stefano Calderoni e il direttore Luca Simoni insieme alla Consulta agricola provinciale del territorio di Ferrara hanno incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi. Presenti anche gli altri rappresentanti delle associazioni agricole e agroalimentari del ferrarese, tra cui UnaPera, l’associazione delle organizzazioni di produttori della Pera dell’Emilia-Romagna.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati ottenuti nella ripartizione delle risorse per il Programma di Sviluppo Rurale 2023-2027 approvato per un valore di quasi 1 miliardo di euro, il pacchetto più alto mai ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna grazie alle risorse del Next Generation EU e all’introduzione di criteri oggettivi e di merito sul riparto finanziario a livello nazionale.
Le priorità su cui concentrare il lavoro su agricoltura e agroalimentare in Emilia-Romagna, è stato rimarcato, sono: l’applicazione delle misure agroambientali e gli investimenti nelle imprese. Poi gli interventi sulle aree marginali e rurali. La Regione ha ricordato anche l’impegno sulla ricerca, sulla quale è concentrato più del 4,5% delle risorse, cercando di investire su modalità sempre più utili alle imprese.
Sugli interventi di sostegno dopo danni da calamità e fitopatie, Mammi ha ricordato che nel periodo 2021-2022 la Regione ha ottenuto circa 100 milioni di euro per le gelate, attraverso l’applicazione della deroga al decreto legislativo 102/2004, ai quali si sommano i 60 milioni ottenuti per i danni da cimice asiatica. Infine, sul capitolo fitofarmaci, è stata ribadita la necessità di fornire le molecole sostitutive sostenibili per la difesa delle piante e dell’ortofrutta, lavorando su genomica e chimica verde e trovando soluzioni adeguate per un’agricoltura sostenibile per l’ambiente, ma garantendo la produttività alle imprese agricole.
I dati relativi alla provincia di Ferrara
Nell’ambito del Programma di sviluppo rurale per la provincia di Ferrara fino a novembre 2022 sono stati concessi contributi per 136,52 milioni di euro a 3.054 beneficiari. Di questi, 2.171 sono ditte individuali (il 18% donne e l’8% giovani imprenditori). I giovani agricoltori che hanno avviato nuove imprese sono 88, il 22% dei quali donne.
Per quanto riguarda i pagamenti sulla Pac o diretti, tra il 2021 e il 2022 sono stati erogati 88,2 milioni di euro (fonte Agrea).
I fondi sono così ripartiti: 47,2 milioni di euro sulla domanda unica (lo strumento che consente agli agricoltori di accedere ai sostegni diretti previsti dalla Politica agricola comunitaria); 24,3 milioni di euro per il greening (il rispetto delle tre pratiche benefiche per il clima e l’ambiente: diversificazione delle colture, prati permanenti, presenza nei campi agricoli di un’area a valenza ambientale).
I fondi restanti sono ripartiti tra coltivazione di barbabietole per 6 milioni di euro, 1,8 milioni per il pomodoro, 1,2 milioni per il riso e 1,3 milioni per le coltivazioni di soia.
Gli aiuti di Stato per le due ultime annualità complessivamente ammontano a 47,3 milioni di euro, di cui 37,8 milioni per i danni da cimice asiatica, 5,1 milioni per i danni causati dalle gelate, 3,5 milioni per i bieticoltori e infine 755mila i euro per gli aiuti in regime de minimis.
Sulle tre misure principali dei progetti di filiera sono stati erogati contributi per 15 milioni di euro, per importi complessivi di progetto pari a 44,1 milioni di euro
Gli investimenti in infrastrutture irrigue per le manutenzioni, per nuovi progetti idrici e per fronteggiare la subsidenza ammontano su tutto il territorio ferrarese a 168 milioni di euro, in buona parte composti da risorse delPnrr.