Photogallery – Maltempo e allagamenti, firmato lo stato di mobilitazione nazionale
Siccità, grandine, piogge battenti e copiose: oltre due giorni di maltempo il 2 e 3 maggio con vento e volumi di pioggia caduta che ha superato i 200 millimetri, torrenti esondati, frane e smottamenti in collina e montagna. Una sequenza devastante con conseguenze disastrose per l’agricoltura emiliano romagnola.
In particolare nel faentino e nella bassa Romagna l’eccesso di acqua, dopo un lungo periodo di siccità, ha inondato centri cittadini ed aziende agricole, allagando frutteti, vigneti e seminativi, con un conseguente problema di asfissia radicale delle piante, oltre ad un dilavamento dei terreni e perdita di piantine appena germogliate.
I torrenti Lamone, Montone, Senio e Sillaro sono esondati allagando decine di ettari di colture. I comuni più colpiti sono Conselice, Faenza e Castelbolognese dove sono state fatte evacuare abitazioni. Il Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Colpita anche la zona di Bagnacavallo.
In molte località dell’Appennino le frane hanno interrotto le strade e nei campi gli smottamenti hanno in alcuni casi rovinato seminativi.
Il ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, ha firmato lo stato di mobilitazione nazionale richiesto dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che consente di attivare tutte le risorse disponibili della protezione civile nazionale.
Sabato 6 maggio Cia Romagna ha organizzato un viaggio in alcune aziende con il presidente nazionale Cristiano Fini, il presidente regionale Stefano Francia e il direttore regionale Gianni Razzano. E’ stata l’occasione, oltre che di manifestare la vicinanza alle aziende, di fare il punto sulle azioni che si sono intraprese e quali strategie adottare nel porle in atto.