Piacenza – Vendita, ma soprattutto affitto dei terreni nel piacentino: come va il mercato? È sicuramente molto vivace, ma soprattutto per quelli atti a coltivare il pomodoro.
I prezzi sono molti variabili, in base alle diverse peculiarità pedoclimatiche, morfologiche e geografiche che li contraddistinguono.
È il ragnetto rosso il grande pericolo per il pomodoro da industria in vista della prossima campagna. In attesa che venga definito il prezzo di riferimento della materia prima nell’area del Nord Italia – al momento di andare in stampa la trattativa tra Op ed industrie di trasformazione era ancora in stallo – si inizia a pensare alle semine e quest’anno – soprattutto nell’areale piacentino, ma anche nel parmense e nel ferrarese – si dovrà fare molta attenzione al pericolo della diffusione del ragnetto rosso, l’acaro del pomodoro che lo scorso anno provocò problemi – in primis riduzione di produzione e decadimento qualitativo – in un’ampia area a sud di Piacenza e nei comuni di Gossolengo, Gazzola, Podenzano, Rivergaro, Vigolzone, Ponte dell’Olio, San Giorgio Piacentino e Pontenure.
L’AD della nuova società, Dario Squeri, ipotizza per il 2018 la lavorazione di 1,2 milioni di quintali con investimenti nelle linee produttive
PIACENZA – Il progetto industriale di Italtom, la società che ha acquisito l’affitto di azienda dell’ex Ferrara Food di Argenta, chiude la campagna nel segno dell’ottimismo.
PARMA – Sono 35.099 gli ettari coltivati per la campagna 2018 che vede iniziare la fase di trasformazione della materia prima negli stabilimenti proprio in queste settimane.Il dato raccolto dall’Oi Pomodoro da industria del Nord Italia mette in evidenza una contrazione del -4,4% rispetto alla campagna 2017 ed un calo del -5% rispetto a quanto contrattato ad inizio campagna.
La trattativa per la campagna produttiva 2018 si è conclusa con l’accordo che gli industriali pagheranno agli agricoltori 79,75 €/t, come lo scorso anno. Introdotto nell’intesa anche un nuovo parametro sulla qualità
Obbligo di etichettatura dei derivati del pomodoro, la soddisfazione della Regione
Firmato il decreto dai ministri Martina (Agricoltura) e Calenda (Sviluppo economico). L’assessore Caselli: “Un provvedimento che condividiamo in pieno. Come sistema regionale avevamo sollecitato da tempo l’estensione dell’obbligo, già in vigore per la passata, a tutti i derivati”
Pasta al burro e pizza bianca, il mercato detterà la dieta italiana del 2018. Perché i produttori di pomodoro sono sul piede di guerra ed è lontano l’accordo sul contratto che regola la sua commercializzazione. Distanti le parti, con una forbice di 30 euro per tonnellata, tra domanda e offerta. Un abisso che se non verrà colmato scatenerà una deregulation nel comparto, con tutti i rischi connessi.