FERRARA

COMUNICATI STAMPA FERRARA

Imu: esonerati i pensionati agricoli “attivi”. Soddisfazione di Cia e Anp

Finalmente gli agricoltori pensionati che continuano a lavorare e rimangono iscritti alla previdenza agricola, non dovranno più pagare l’Imu. È grande la soddisfazione di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara e Anp (Associazione Nazionale Pensionati), per aver vinto una battaglia non solo fiscale ma anche etica, che le due associazioni combattevano da molti anni e che si è risolta positivamente grazie alla conversione in legge del Decreto Agosto.

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Soia: prodotto estero OGM quotato di più che quello italiano

Il mercato della soia preoccupa di produttori di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, alla luce delle ultime tendenze registrate dalla Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna. Nelle ultime settimane, da quando è terminata la raccolta e si è iniziato a quotare la soia italiana, il prezzo è stato tendenzialmente inferiore – dai 5 ai 10 euro/tonnellata – a quella OGM proveniente dall’estero. Un trend che non stupisce l’associazione, visto che negli ultimi anni la forbice di prezzo è sempre stata a favore del prodotto importato, ma che svilisce l’impegno degli agricoltori a produrre una soia di qualità e assolutamente non transgenica.

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ANP Ferrara: lo “stato di salute” della nostra sanità non è buono

Intere giornate per collegarsi al centralino di prenotazione delle prestazioni mediche, quattro mesi di attesa per le analisi del sangue, per non parlare delle agende chiuse per visite essenziali come quelle penumologiche e cardiologiche. L’Associazione Nazionale Pensionati di Ferrara, ha analizzato lo “stato di salute” della sanità ferrarese, in una fase post-covid difficile e piena di ostacoli.

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Prevenire la moria di vongole e pesci nelle acque di Comacchio

I pescatori la chiamano “Acqua rossa” perché ogni anno, più o meno in questo periodo, l’acqua del Logonovo e quelle di Comacchio si colorano improvvisamente di colore rossastro. Un’anomalia che sembrerebbe avere origini naturali e che preoccupa il settore perché capace di provocare un’immediata moria di pesci, molluschi e vongole. Secondo Cia-Agricoltori Italiani Ferrara occorre capire da cosa deriva questo fenomeno e prevederlo, per evitare che i produttori di vongole e i pescatori continuino a subire danni così ingenti.

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I prodotti del territorio volano nel web con Alibaba

Aziende sempre più digitalizzate e spinte, anche dall’emergenza sanitaria globale, a vendere i loro prodotti attraverso i mezzi digitali, in particolare l’e-commerce. In questo contesto Cia-Agricoltori Italiani ha stretto, appena pochi giorni fa, un accordo con Alibaba.com (Gruppo Alibaba), la più grande piattaforma di e-commerce B2B (scambio commerciale di prodotti o servizi tra aziende) a livello internazionale. L’obiettivo è aprire nuovi canali commerciali online – con il supporto di Adiacent, unico global service partner certificato da Alibaba.com per l’erogazione di servizi a valore aggiunto nella Comunità Europea – anche verso Oriente. D’altra parte il Rapporto sul commercio estero italiano di ICE e ISTAT è chiaro: nel 2021 l’Asia, con la Cina in testa, guideranno il trend degli scambi mondiali.

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ANP Ferrara: servono garanzie per la vaccinazione antinfluenzale

L’Associazione Nazionale Pensionati di Ferrara sta promuovendo tra i suoi iscritti sul territorio, oltre tremila pensionati del settore agricolo, la campagna “Salviamoci la vita”, per sensibilizzare alla vaccinazione antinfluenzale le persone di età avanzata e con malattie pregresse. Ma, allo stesso tempo, l’Associazione esprime forte preoccupazione per la disponibilità di vaccini e le tempistiche di vaccinazione che, visto l’aumentare delle richieste, potrebbero allungarsi fino a inverno inoltrato, come spiega il presidente di Anp Ferrara Rolando Tuffanelli.

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Raccolta pere: fitopatologie e quotazioni rimangono i nemici dei produttori

Stefano Calderoni e Gianluca Vertuani, rispettivamente presidenti di Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura Ferrara, hanno incontrato i frutticoltori del territorio per fare il punto su situazione fitosanitaria e quotazioni delle pere, alla luce dei dati diffusi dall’OI Pera. Secondo l’Organizzazione Interprofessionale Pera, le stime parlano di una produzione di circa 464.000 tonnellate a livello regionale, quantitativi inferiori del 14% – escludendo il 2019 che ha registrato perdite di oltre il 50% – alla media 2015-2018. Su questo dato pesa anche il calo progressivo delle superfici in produzione, visto che si sono persi oltre mille ettari di frutteto negli ultimi tre anni. Nel corso della riunione è emersa una fotografia realistica e attuale della situazione nei frutteti, in particolare di quella fitosanitaria, che ha riassunto Elisabetta Moscheni, presidente della Sezione Frutticola di Confagricoltura Ferrara.

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Caos manodopera nelle campagne ferraresi

“Mi sono rivolta a Cia per avere un elenco di nominativi di persone disponibili a raccogliere la frutta, ho fatto molte chiamate e anche un appello su Facebook. Purtroppo le risposte non sono state quelle che speravo e a malincuore dico che la delusione più grande l’ho avuta proprio dagli italiani” – racconta la titolare di un’azienda agricola a Tresignana, una delle tante che sta cercando manodopera per la campagna pericola.

Secondo Cia-Agricoltori Italiani Ferrara gli imprenditori agricoli del territorio stanno incontrando serie difficoltà a reperire lavoratori per le raccolte stagionali, con un duplice danno per le aziende: quello di non poter seguire le corrette tempistiche di raccolta e quindi garantire il prodotto a commercianti e Op nei tempi stabiliti e di dover sostenere costi aggiuntivi per assunzione di manodopera, che magari rimane solo per poche ore.

“Mi è capitato – continua l’imprenditrice – di assumere persone che non si sono mai presentate al lavoro perché improvvisamente avevano trovato un’occupazione migliore, altre che hanno deciso di non accettare perché non volevano fare due chilometri in bicicletta per raggiungere l’azienda e poi qualcuno che dopo mezza giornata ha deciso che lavorare nel frutteto era “troppo duro”. Capisco che raccogliere le pere richieda uno sforzo fisico, ma con le attuali modalità di raccolta i pesi da spostare sono minimi e la fatica molto inferiore rispetto a qualche anno fa. Con questo sistema è difficile avere stabilità di manodopera per garantire il prodotto al mercato nei tempi necessari, per non parlare del fatto che gli oneri delle assunzioni devono essere pagati anche se il lavoratore non si presenta.”

Cia Ferrara sottolinea che dopo l’eliminazione di forme di pagamento più snelle e veloci come i voucher, per i lavoratori stagionali serve, infatti, un contratto di assunzione valido per un determinato periodo di tempo, in base alle esigenze dell’azienda agricola. Se però il lavoratore sceglie di interromperlo prima del tempo, deve essere pagato un costo di cessazione all’INPS – vengono accattati solo cancellazioni entro le 24 ore dall’assunzione – e si deve fare comunque una busta paga anche se a “zero ore”. Nelle ultime settimane i tecnici dell’associazione hanno aperto e chiuso prima del tempo oltre settanta contratti di assunzione.

“Attualmente – conclude l’associata di Cia Ferrara – il mio è un gruppo totalmente multietnico: un ragazzo italiano, ragazze rumene che abitano stabilmente in Italia o sono riuscite ad arrivare prima della nuova chiusura del loro paese, due ragazzi del Gambia e un albanese. E sono contenta perché sono ottimi lavoratori e posso finalmente contare su un gruppo stabile e affidabile. Quando ho fatto l’appello sui social per reperire manodopera ho dato la priorità a persone in difficoltà rimaste senza lavoro, magari a causa del Covid. Ma, purtroppo, sono rimasta delusa perché piuttosto che venire a raccogliere la frutta – e le tariffe pagate sono assolutamente corrette – hanno preferito continuare a percepire il sussidio. Le aziende agricole ferraresi offrono lavoro in maniera dignitosa, siamo lontanissimi da forme di sfruttamento, quindi per me è inconcepibile scegliere di non lavorare per vivere”.

Cambiamenti climatici e Covid non fermano la carota

Secondo i produttori di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara il 2020 poteva essere davvero un anno difficile e ricco di incognite per la produzione e la commercializzazione delle carote estive. La campagna, infatti, è iniziata subito in salita a causa del clima che ha fatto slittare le semine ed è continuata con l’incognita dell’emergenza sanitaria, come spiega Elia Paganini, agricoltore di Cia Ferrara che coltiva carota nel mesolano.

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I continui furti preoccupano le aziende agricole

Attrezzi agricoli, dagli irrigatori ai trattori, gasolio e naturalmente i prodotti in campo pronti per la raccolta rubati, solitamente in piena notte, alle aziende agricole ferraresi. Cia – Agricoltori Italiani Ferrara denuncia un fenomeno che nelle ultime settimane è diventato ancora più frequente, colpendo gli agricoltori in diverse zone del territorio, in particolare quelle più estese e isolate come il Mezzano o l’argentano, verso il Delta del Po. Negli ultimi dieci giorni i ladri hanno fatto razzia in un’azienda di Longastrino, condotta dalla famiglia Bersani, che da generazioni produce pomodoro da industria, ma anche bietole da seme e frutta.

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