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A Ravenna “E’ tempo di muoversi”: Cia Romagna c’è

Cia Romagna (zona di Ravenna) aderisce all’iniziativa “E’ tempo di muoversi”, promossa e organizzata nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità dalla Camera di Commercio di Ravenna, con la partecipazione del Comune di Ravenna e la collaborazione delle Associazioni di categoria del territorio.

Obiettivo, favorire il rispetto per l’ambiente nei tragitti casa-lavoro. L’iniziativa si inserisce nel progetto “La responsabilità sociale in rete”: il 20 settembre 2019 l’invito è di recarsi al lavoro in modo più attento all’ambiente, evitando di utilizzare l’auto a uso singolo e scegliendo un mezzo di trasporto alternativo (auto condivisa, treno, autobus, bicicletta, ecc). Chi vorrà, potrà poi scattare una foto o realizzare un breve video a testimonianza della propria scelta green e inviare il tutto alla mail tempodimuoversi@gmail.com.

Con il materiale raccolto verrà realizzato un video di sensibilizzazione all’argomento e a tutti i partecipanti verrà consegnato, in regalo, il “kit della mobilità sostenibile”. Si potrà diffondere anche sui social la partecipazione all’iniziativa condividendo i contenuti con l’hashtag #tempodimuoversi.

Online il Vademecum del progetto con tutte le informazioni per partecipare.

Emergenza cimice asiatica – Tavolo Verde

Nella mattinata di mercoledì 18 settembre il Documento programmatico sottoscritto da tutti i componenti del Tavolo Verde della provincia di Ravenna sarà consegnato al Prefetto 

Il Documento del Tavolo Verde, tavolo al quale siedono tutte le organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo, sarà inoltre portato all’attenzione di tutte le Istituzioni coinvolte, a tutti i livelli, al fine di affrontare con la maggiore determinazione possibile la grave situazione che mina la frutticoltura, settore vitale della nostra provincia. Nel documento, in piena sintonia con quanto già avanzato dalle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e province autonome di Trento-Bolzano, si richiede di attivare alcune azioni concrete e rapide per salvaguardare una produzione per la nostra provincia a dir poco strategica, che coinvolge migliaia di aziende e di lavoratori. I punti di maggiore interesse sono il potenziamento della ricerca atta a trovare ogni possibile soluzione a contrasto della diffusione e della permanenza della cimice asiatica, l’utilizzo degli insetti antagonisti, revisione dei disciplinari produttivi, potenziare la difesa fitosanitaria, modifica e finanziamento della Legge 102 sulle calamità per supportare le imprese agricole che hanno subito rilevantissimi danni e perdita del prodotto. Tutte le componenti del Tavolo Verde promuoveranno il documento condiviso in ogni azione o attività che verrà posta in essere.

Documento programmatico del Tavolo Verde

Emergenza cimice asiatica – Agrinsieme

Nella mattinata di mercoledì 18 settembre anche Agrinsieme Forlì-Cesena presenta il documento programmatico al Prefetto della Provincia. Dalle 9 presidio davanti alla Prefettura di Forlì-Cesena, poi delegazione dal Capo di Gabinetto e in conclusione incontro con il Prefetto.

Documento Agrinsieme Forlì-Cesena

“Tipici da spiaggia”: Cia Romagna e Sib danno appuntamento allo stabilimento “Zona Cesarini” in Villamarina di Cesenatico – sabato 31 agosto dalle 16 alle 19

Degustazione di frutta, verdura, trasformati, mieli e prodotti derivati degli agricoltori romagnoli in un’annata particolarmente complicata

Cia-Agricoltori Italiani Romagna aderisce a “Tipici da spiaggia”, l’iniziativa organizzata da Sib (Sindacato italiano balneari), Fipe Confcommercio, patrocinata dal Ministero per le politiche agricole, per promuovere i prodotti agroalimentari locali e di qualità. Cia Romagna parteciperà domani, sabato 31 agosto 2019, allo stabilimento “Zona Cesarini” in Villamarina di Cesenatico dalle 16 alle 19 con le aziende agricole biologiche Podere Casetta di Sant’Agata sul Santerno (Ra) e Miele Paganelli di Forlì (FC). Saranno presenti alcuni dirigenti Cia, fra i quali Agnese Ceroni, Responsabile vendita diretta e agriturismi di Cia Romagna.

“È una presenza importante quella degli agricoltori in spiaggia – afferma Danilo Misirocchi, presidente Cia-Agricoltori Italiani Romagna – Il 2019 si è dimostrata fino ad ora un’annata particolarmente difficile per l’agricoltura in generale. L’ortofrutta, e l’apicoltura, si sono scontrate con l’estremizzazione del clima, con un mercato pieno di ostacoli, con cali produttivi dovuti – per quanto riguarda l’ortofrutta – anche all’incremento della presenza della cimice asiatica”.

Il Podere Casetta, di Silvia Pattuelli, porta in spiaggia frutta e verdura biologiche e trasformati quali frutta essiccata e conserve vegetali (https://www.facebook.com/PodereCasettaAziendaBiologica/). I “tipici da spiaggia”, invece, dell’azienda agricola di Roberto Paganelli sono mieli realizzati in modo naturale e coi tempi che la natura detta e prodotti derivati quali pollini, propoli e pappe reali (http://www.mielepaganelli.it/). La promozione dei prodotti locali nelle imprese balneari attraverso il racconto diretto degli stessi agricoltori è un’occasione per far conoscere anche ai turisti, italiani e stranieri, il nostro made in Italy. La balneazione attrezzata italiana si è messa al servizio della nostra agricoltura promuovendo le eccellenze enogastronomiche del Paese attraverso la rassegna “Tipici da Spiaggia”, che coinvolge oltre mille stabilimenti balneari su tutto il territorio nazionale. “Entrambi i settori sono accomunati dalla maggiore esposizione alle condizioni atmosferiche – sottolinea Misirocchi – e il 2019 lo ha reso ancor più evidente con fenomeni meteorologici estremi che hanno causato gravi danni sia all’agricoltura sia agli stabilimenti balneari”.

Le susine di Romagna a UnoMattina Estate

Dolce, succosa, dissetante: la susina è il frutto dell’estate e la Romagna è il territorio che ne produce di più in tutta Italia. Ancora una volta le telecamere di UnoMattina Estate hanno scelto gli associati di Cia Romagna per raccontare le eccellenze della nostra terra. La puntata del 12 agosto ha dedicato un servizio alle susine nere di Romagna e alle altre varietà andando a trovare Mirco Carloni nel faentino.
In onda dal minuto 1h 02′ circa (ore 9.15 della puntata registrata) del video online.

Allarme cimice per l’agricoltura del Nord Italia

Scanavino porta la questione al Tavolo con Conte. Fini ne parla al TG3 nazionale

La cimice asiatica è il nuovo flagello dell’agricoltura del Nord Italia. Scanavino, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, porta la questione al tavolo con Conte. Emergenza in Emilia-Romagna e Veneto, con danni dal 25% al 100% su tutta la frutta. Ora l’insetto si diffonde anche in altre regioni, come Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia. Cia chiede risposte immediate. Per approfondire clicca qui

E nel TG3 nazionale gli interventi del presidente Cia-Agricoltori Italiani Emilia Romagna, Cristiano Fini, e del frutticoltore Maurizio Casarini.

Le pesche e le nettarine di Romagna Igp – Rai1

Le pesche e le nettarine di Romagna Igp in onda su Rai1, nella puntata del 31 luglio 2019 del programma UnoMattina Estate. Il serivizio in esterna è stato girato in un’azienda associata a Cia Romagna. Su UnoMattina Estate Cia Romagna – con Stefano Francia, presidente Agia, e Alessia Buccheri – ha raccontato come si coltivano, come vengono raccolte delicatamente a mano, confezionate, commercializzate, come si trasformano e come sono deliziose le pesche e le nettarine. Il servizio dalle 8.44 della puntata registrata online (dal minuto 0:46:50 circa): https://www.raiplay.it/…/Unomattina-Estate-8657846b-eebc-4d…

Di seguito il video del solo collegamento esterno

Cia Romagna alle Giornate zootecniche della Moia

Due premi all’Azienda agricola Quaranta e Bergamaschi

Anche Cia Romagna è stata protagonista alle Giornate zootecniche della Moia, 23° Mostra provinciale Bovini da carne iscritti ai LL.GG. e allevati al pascolo, 23° Mostra provinciale Ovini da Carne e registri anagrafici, svoltesi dal 26 al 28 luglio 2019 ad Alfero-Verghereto.
L’Azienda Agricola Quaranta e Bergamaschi di Giorgia Quaranta, associata Cia Romagna, si è aggiudicata due premi: terzo posto per la categoria pecore di secondo parto e oltre (pluripare); quinto migliore allevamento ovino di razza appenninica.
Alla mostra erano presenti le razze bovine Romagnole, Limousine, Maremmana; ovine Appenninica, Suffolk; asini di razza Romagnola.

Cimice asiatica, nuova piaga per l’agricoltura

Presenza in forte incremento in Romagna, l’azione di Cia – Agricoltori Italiani

La cimice asiatica si sta confermando come una nuova piaga per l’agricoltura. In incremento in Romagna e presente in tutte le zone produttive della regione, pur con una forte variabilità di presenza e di danno sia a livello territoriale sia, all’interno dell’area territoriale, nelle singole aziende.

A fronte delle pesanti ripercussioni che la presenza di questo insetto comporta sulle produzioni agricole, con conseguenze sulla loro disponibilità per i consumatori e sul reddito delle imprese, Cia-Agricoltori Italiani Romagna ha coinvolto il livello regionale e nazionale dell’Organizzazione per mettere a segno un’azione più incisiva.

Tale problematica non ha le caratteristiche per entrare nel Decreto emergenze e Cia-Agricoltori Italiani sta cercando delle soluzioni per farvi fronte. Molta attenzione è dedicata anche alla discussione in corso sul nuovo Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan). Il Piano italiano è già fra i più restrittivi. Cia-Agricoltori Italiani condivide il principio della sostenibilità ambientale, del quale è anche sostenitrice, ma ribadisce la necessità di stare attenti a non incorrere in limitazioni derivanti da prese di posizione ideologiche più che da studi scientifici. Fra i tanti obiettivi, occorre migliorare la reciprocità delle regole e finalizzare un’armonizzazione reale fra Stati membri europei; nei rapporti coi Paesi terzi rafforzare il sistema di prevenzione con il controllo dei rischi non sostenibili di determinati prodotti d’importazione; adottare strategie efficaci se c’è il rischio concreto di ingresso di nuove fitopatologie. È necessario intensificare la frequenza e l’entità dei controlli, investire nella formazione degli ispettori fitosanitari e nella ricerca.

Qualche informazione sulla presenza/danni della cimice asiatica

La cimice asiatica, insetto molto mobile, prolifico e che si nutre di diverse piante, sta causando seri danni alla frutticoltura e al vivaismo in particolare, ma non solo. Un insetto contro il quale, al momento, non esistono strategie di controllo efficaci.

In forte incremento in Romagna, la cimice asiatica in alcuni areali ha provocato danni ingenti nelle drupacee colpendo il 25-30% dei frutti.

I danni sul pero sono importanti e raggiungono in alcune aziende anche il 100% di frutti colpiti.

Molto numerosa la presenza della cimice asiatica anche su melo e actinidia (kiwi), con diversi frutti danneggiati, tolti in parte con i diradamenti. I danni aumenteranno sicuramente con la maturazione dei frutti.

Tutta la difesa fitosanitaria effettuata in impianti con forte presenza di cimici sta dando scarsi risultati.

Sul versante emiliano della nostra regione, per quanto riguarda il ciliegio, sono stati verificati danni da cimice asiatica intorno al 10%, contro uno storico dell’1%.

Per le pomacee biologiche non protette da reti il danno valutato ad oggi è tra il 30% e l’80%: questa forbice è molto ampia proprio per via delle singole situazioni aziendali e per la dislocazione delle aziende sul territorio. Le pomacee convenzionali registrano un danno tra il 10% e il 40% con situazioni diverse all’interno del territorio. Per il pesco convenzionale il danno è circa il 30-40%.

Anche la soia subisce la numerosa presenza della cimice asiatica: questo preoccupa fortemente in quanto è presumibile che alla raccolta della soia l’insetto possa migrare nei campi di pomacee a raccolta più tardiva con incrementi dei danni sui frutti.

La presenza dell’insetto è in aumento anche in Veneto e in Trentino. La cimice asiatica si trova in compagnia di oltre un migliaio di specie aliene presenti in Italia, non tutte diffuse nel territorio e solo alcune, fortunatamente, provocano danni all’agricoltura, ma la situazione è molto pesante.

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