ROMAGNA

NOTIZIE IN PRIMO PIANO ROMAGNA

Presentazione Annata agraria 2018

Cia Romagna promuove una serie di importanti eventi sul territorio, con l’intenzione di farli diventare appuntamenti periodici per approfondire, durante il corso di ogni anno, i temi di attualità che riguardano l’organizzazione, il comparto agricolo e l’economia. Iniziativa di punta sarà, venerdì 23 novembre a Forlì (ore 15.30 sala Europa hotel Globus, via Traiano Imperatore 4), la presentazione dei dati dell’Annata agraria. “Pubblicazione tradizionalmente realizzata da Cia Ravenna (che ne ha curato 31 edizioni), da quest’anno facendo seguito alla nascita di Cia Romagna il report sull’Annata agraria si amplia all’intero territorio romagnolo – evidenzia Danilo Misirocchi presidente di Cia Romagna -, con dati relativi alle province di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini. Come da consuetudine, la giornata di presentazione prevede un momento dedicato all’illustrazione dei dati, seguito da una tavola rotonda. Per Cia Romagna si tratta di un appuntamento annuale importante che coinvolge il mondo economico, le istituzioni, la cooperazione e tutti i soggetti legati al settore dell’agricoltura”.
Cia Romagna organizza inoltre, a partire dal 21 novembre, una serie di serate denominate La Cia incontra gli associati” (vedi articolo) che vertono sull’attività dell’organizzazione ed i principali temi di attualità, tra i quali il tesseramento 2019, la fatturazione elettronica, la Legge di stabilità 2019. “Anche in questo caso l’intenzione è fare diventare gli incontri degli appuntamenti fissi periodici, a cui gli associati sono invitati a partecipare per discutere insieme e approfondire gli argomenti che interessano l’attività di Cia Romagna e i temi di più stringente attualità che riguardano l’impresa agricola”.

Invito presentazione Annata Agraria 2018 (pdf)

Programma

Venerdì 23 novembre 2018 ore 15.30
FORLÌ Sala Europa Hotel Globus, Via Traiano Imperatore, 4

Presiede Danilo Misirocchi, Presidente Cia Romagna
Relaziona Lucia Betti, Addetta stampa Cia Romagna
Presentazione dati annata agraria 2018

Tavola rotonda La Romagna del futuro: tra colture innovative
e nuove tecnologie
canapa, olivo, frutta secca e biodinamica

Intervengono:

Raffaele Drei, Presidente CRPV
Ivan Nardone, Dipartimento economico Cia Nazionale
Massimo Biondi, Produttore Dirigente Cia Romagna
Modera Giorgia Gianni, Addetta stampa Cia Romagna

Seguirà buffet

Controllo funzionale per le macchine irroratrici

Entro il 26 novembre dovranno essere sottoposte a controllo funzionale  le irroratrici abbinate a macchine operatrici, quali seminatrici e sarchiatrici, che distribuiscono prodotti fitosanitari in forma localizzata o altre irroratrici, con banda trattata inferiore o uguale a tre metri; le irroratrici schermate  per il trattamento localizzato del sottofila delle colture arboree. Il controllo funzionale può essere effettuato presso uno dei Centri prova autorizzati dalla Regione Emilia-Romagna.

Settore Zootecnico, invito a controllare la PEC

Una comunicazione molto importante per tutte le aziende agricole con annesso allevamento, rivolto anche ad allevamenti ad uso famigliare. Sono state inviate mail da parte AGREA con indicate delle situazioni di non conformità o situazioni da verificare sulla BDN (banca dati nazionale zootecnica), in particolare per la specie ovicaprino (non si escludono le altre specie), in merito all’aggiornamento delle consistenze aziendali nel mese di marzo 2018.

Si richiede di aggiornare le posizioni di competenza al più presto, anche se la consistenza è a zero. Questo è un dato che tutti gli anni va dichiarato per chi possiede una posizione Ausl (codice di stalla) aperta.

Pena per chi non dovesse aggiornare correttamente la consistenza, è il blocco dei contributi della Domanda Unica PAC.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio tecnico Cia Romagna: p.a. Antonio Bonelli a.bonelli@cia.it

Rinnovo delle cariche territoriali di Cia Novafeltria

E’ stato costituito il nuovo Consiglio territoriale di Cia Novafeltria (RN), ed è stato individuato in Matteo Cesarini il presidente territoriale. Trentatrè anni, Cesarini è titolare con padre e zio dell’impresa agricola che la famiglia conduce da generazioni tra Pennabilli e la Toscana, circa 200 ettari destinati a foraggio, cereali e legna da ardere.

“Sono estremamente felice di poter andare a ricoprire questo incarico, che prendo con il cuore e con impegno – commenta -. Sono convinto che l’agricoltura di montagna e collina debba saper innovare, e non possa restare fossilizzata sul passato, visto che il nostro lavoro non porta più reddito. Non possiamo pensare di competere con la pianura e ciò che abbiamo fatto per una vita, oggi non basta più. Noi agricoltori delle zone interne abbiamo voglia di mostrare che si può fare di più e meglio, a conferma della nostra importanza per la salvaguardia e lo sviluppo di questi territori”.

Rinnovato il Contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli

E’ stato rinnovato nei giorni scorsi dalle parti sociali il Contratto Provinciale di Lavoro per gli Operai Agricoli e florovivaisti occupati nelle aziende delle province di Forlì Cesena e Rimini, siglato in rappresentanza di Cia Romagna dal direttore Fabrizio Rusticali.

Sono circa 5000 gli addetti del settore interessati, occupati presso aziende agricole in pieno campo, vivai, serre, allevamenti zootecnici avicoli e suinicoli, incubatoi, macelli avicoli privati, magazzini ortofrutticoli privati, allevamenti di mitili, agriturismi, fungaie. Nell’ambito del rinnovo sono state introdotte anche alcune novità riguardanti la riassunzione dei braccianti agricoli con rapporto di lavoro inferiore alle 60 giornate annue i quali per avere diritto di lavorare l’anno successivo presso la stessa azienda e per le stesse operazioni colturali, devono comunicare per iscritto al proprio datore di lavoro la disponibilità entro 4 mesi dal licenziamento. Sono esclusi i braccianti agricoli con rapporto di lavoro già consolidato.

Si introduce inoltre la banca ore per gestire in modo volontario e più flessibile le ore di straordinario che si dovessero effettuare nei momenti di picco produttivo.

Per la parte economica è previsto un aumento, che parte dal 1 ottobre 2018, pari al 2,6% delle retribuzioni di ogni livello a copertura del periodo 2016–2017, che si somma all’aumento del 2,9% del Contratto Nazionale di lavoro recentemente siglato. L’accordo conferma la durata quadriennale del contratto (1 gennaio 2016 – 31 dicembre 2019) per la parte normativa. Le parti si sono impegnate a realizzare anche la cosiddetta bilateralità nella regolazione dei rapporti di lavoro.

ACCORDO CPLA FC-RN 1

ACCORDO CPLA FC-RN 2

Lotta alla cimice asiatica

Trovata per la prima volta in provincia di Modena nel settembre del 2012, in pochi anni la cimice asiatica (Halyomorpha halys) si è rapidamente diffusa in tutta l’area di pianura, anche se con popolazioni numeriche diverse da provincia a provincia e da zona a zona. Nuova per i nostri ambienti, può provocare seri danni a peri, meli, kiwi, pesche e altre colture frutticole. In Romagna l’insetto è stato ritrovato con facilità in tutte le località della pianura ravennate fino all’area pedecollinare. Si segnala una minore presenza verso il litorale e nell’area centrale della provincia.

La Regione Emilia-Romagna ha messo in campo differenti strategie per contenere la diffusione e limitare i danni provocati dall’insetto, cercando comunque di salvaguardare gli equilibri biologici dei diversi agroecosistemi del territorio. In particolare, sarà aperto entro la fine dell’anno il nuovo bando del Programma di sviluppo rurale rivolto alle aziende agricole per l’acquisto di reti antinsetto, sul quale è previsto un finanziamento di 2,7 milioni di euro. Il bando prevederà tipologie di intervento come le coperture monofila dei frutteti e sarà possibile fare domanda per opere fino a 2.500 euro per consentire l’accesso anche alle aziende di ridotte dimensioni.

Il 18 ottobre al problema della cimice asiatica è stato dedicato un question time a cui ha risposto il ministro per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio. In particolare, il Ministero ha già autorizzato il Centro di Ricerca Difesa e Certificazione(CREA-DC)  ad introdurre, in condizioni di quarantena e per soli motivi di studio, la specie ritenuta a livello mondiale più efficace, il Trissolcus Japonicus (Samurai wasp), a carico del quale sono in fase avanzata i necessari studi, in particolare quelli sull’impatto ambientale nei nostri agroecosistemi. Contestualmente, nell’ambito dei progetti finanziati da questo Ministero, il CREA sta proseguendo le ricerche su tutti gli antagonisti naturali della Cimice attivi sul territorio nazionale, che stanno iniziando ad utilizzare la Cimice come vittima.

Informazioni tecniche per i produttori a questo link.

Donne in Campo, prodotti tipici e bio a Ravenna

Torna la mostra mercato a Porta Adriana sabato 20 ottobre

Le imprenditrici agricole romagnole dell’Associazione “Donne in Campo” di Cia Romagna tornano a Ravenna, sabato 20 ottobre. A Porta Adriana ci saranno i prodotti della filiera corta di pianura e di collina e specialità tipiche e biologiche.

La mostra-mercato, allestita dalle 8 alle 20, propone prodotti freschi e stagionali. Il lavoro e l’impegno delle imprenditrici romagnole della Cia si concentrano su sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, controllo e tutela del paesaggio e dell’ambiente, creatività ed innovazione, difesa delle tradizioni e della cultura locali.

Le prossime date della mostra-mercato dei prodotti tipici e biologici del 2018 sono il 17 novembre e il 15 dicembre. Dalle 8 alle 20, a Porta Adriana.

Donne in Campo-Cia è l’Associazione italiana di imprenditrici e donne dell’agricoltura, riconosciuta nel territorio italiano, presso le Istituzioni nazionali, europee ed internazionali. Apprezzata dai cittadini che conoscono i mercati agricoli con le loro eccellenze del gusto e le tante altre iniziative innovative.

Siglata la Carta dei giovani imprenditori agricoli del Mediterraneo

Favorire e sostenere la nascita di imprese agricole nel Sud Mediterraneo da parte di giovani formati e specializzati nei paesi europei; sostenere l’equo accesso alla terra con le competenze necessarie per affrontare i cambiamenti climatici; diffondere la formazione e le innovazioni nel settore agricolo. Tutto questo creando un’alleanza tra le generazioni nel Mare Nostrum. Sono questi i punti salienti della Carta dei giovani imprenditori agricoli del Mediterraneo, sottoscritta da Agia-Cia a Mazara del Vallo in occasione di Blue Sea Land.

Un protocollo d’intesa che dà il via alla costruzione di una serie di ponti tra i giovani agricoltori, in primis siciliani, e quelli delle sponde del Nord Africa, partendo dalla comprensione, dall’equità e dalla sostenibilità ambientale. La carta è stata firmata da Cia-Agricoltori Italiani, che l’ha promossa con la sua associazione dei giovani, e sarà successivamente siglata dai delegati dei Paesi che prendono parte all’Expo mazarese e che hanno già dato la loro adesione.

La Carta – ha spiegato il presidente nazionale di Agia, Stefano Francia– è la sintesi di un lungo lavoro, ma anche e soprattutto la storia della nostra Confederazione. I punti messi su carta e che come giovani imprenditori agricoli sosteniamo a livello nazionale e nello specifico anche per il Mediterraneo, sono le radici forti che poniamo a guida del nostro operato. C’è il tema della sostenibilità, attualissimo per Agia e Cia, ma anche delle donne. Soprattutto c’è l’ascolto del territorio -ha concluso Francia- dal quale non possiamo prescindere”.

Della carta si è discusso nel corso del convegno “I giovani del Mediterraneo, interAGIAmo per coltivare il futuro”, organizzato da Agia e Cia al Blue Sea Land. Tra i partecipanti, il presidente nazionale di Cia Dino Scanavino, il presidente di Cia Sicilia Rosa Giovanna Castagna e quello della delegazione Sicilia Occidentale Antonino Cossentino e poi Gianfranco Maltese, presidente dell’Agia Sicilia Occidentale e componente del Ceja a Bruxelles.

Di seguito il testo della Carta dei giovani imprenditori agricoli del Mediterraneo

Noi, Giovani Imprenditori Agricoli, sottoscriviamo questa Carta per testimoniare il nostro impegno a realizzare l’agenda comune per il Mediterraneo per le attività imprenditoriali e la rappresentanza presso le associazioni agricole e le istituzioni e per impegnarci a:

  • Favorire e sostenere la nascita di imprese agricole nei paesi del sud mediterraneo da parte di giovani formati e specializzati nei paesi europei per creare lavoro;
  • favorire l’accesso alla terra attraverso l’introduzione di nuovi sistemi di concessione dei terreni pubblici e privati, nei paesi ove questo è previsto;
  • adottare pratiche e sistemi di produzione sostenibili; condividere e divulgare le buone pratiche per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici;
  • sostenere e favorire scambi culturali, visite studio, attività di tirocinio presso le imprese agricole dei paesi del mediterraneo, al fine di accrescere la conoscenza imprenditoriale ed agronomica e favorire la divulgazione delle conoscenze e la formazione;
  • favorire la diffusione delle innovazioni nel settore agricolo;
  • definire un’alleanza con il mondo delle università e della ricerca per avere un accesso immediato alle novità in un settore strategico dal punto di vista agronomico;
  • favorire lo sviluppo di un ecosistema della conoscenza che veda il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati;
  • favorire l’alleanza tra le generazioni per facilitare l’accesso alla terra dei giovani e per evitare la dispersione del patrimonio di conoscenze degli anziani.

Sottoscrivendo questa carta, le Associazioni agricole, gli istituti e le istituzioni si impegnano ad integrare l’agenda dei Giovani Imprenditori Agricoli del Mediterraneo nelle priorità strategiche, sostenerne attivamente la realizzazione, favorire la diffusione dei principi e valori in essa contenuti.

 

Importanti riconoscimenti per i nostri associati

Alla 38a edizione del concorso Grandi Mieli d’Italia – 3 Gocce d’Oro, nell’ambito della tre giorni organizzata a Castel San Pietro Terme dall’Osservatorio Nazionale Miele, domenica 16 settembre è stata premiata l’azienda agricola Paganelli Roberto di Longiano. Erano 1124 mieli partecipanti, che sono stati analizzati dal punto di vista chimico-fisico e merceologico dai laboratori Floramo di Cuneo e Piana Ricerca e Consulenza di Castel San Pietro Terme. E’ stata poi svolta l’analisi sensoriale, per la quale sono stati reclutati 75 esperti iscritti all’albo degli assaggiatori, riuniti in 15 giurie, coordinate da Lucia Piana. Sono stati selezionati 426 premiati con le Gocce d’Oro.

Grande soddisfazione per l’azienda agricola Paganelli Roberto, che al primo anno di partecipazione ha subito conquistato le 2 Gocce d’Oro per il proprio Millefiori, aggiudicandosi inoltre 1 Goccia d’Oro per il miele d’Acacia e ha visto altri suoi due Millefiori premiati con 1 Goccia d’Oro ciascuno.

Sul sito Informamiele è disponibile online la Guida 3 Gocce d’Oro 2018, con i risultati del concorso e l’elenco di tutti i 426 mieli e produttori premiatiE’ possibile anche effettuare una ricerca di tutti i mieli e produttori premiati, filtrando per numero di gocce ottenute, categoria di miele e zona geografica. Per ogni miele premiato sono disponibili i risultati delle analisi svolte dai laboratori.

La Tenuta Colombarda di San Vittore di Cesena è stata invece appena insignita della Bandiera Verde Agricoltura, sezione Agri-ecology, il riconoscimento che la CIA – Agricoltori Italiani concede alle aziende che si distinguono per le loro capacità produttive e per la difesa del territorio e dell’ambiente.

Il concorso-premio Bandiera Verde Agricoltura nasce nel 2003 su iniziativa di Marco Giardini, allora presidente della Cia della provincia di Ancona, assieme al prof. Franco Sotte dell’Associazione A. Bartola e al preside della Facoltà di agraria di Ancona, prof. Natale Frega e da premio regionale (Marche) nell’anno 2004-2005, diventa premio interregionale nell’anno 2006 e premio nazionale dal 2007. Si tratta di un marchio di riconoscimento con il quale si premia la qualità e il rispetto dell’ambiente naturale. I requisiti essenziali sono: la storia, le azioni svolte, i capitoli di spesa per gli enti locali e i piani di investimento per le imprese tesi a salvaguardia, a valorizzazione e promozione dell’agricoltura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricole ed enogastronomiche locali. Il premio nazionale Bandiera Verde Agricoltura dall’anno 2007 è gestito dalla Confederazione Italiana Agricoltori – C.I.A. – nazionale.

 

 

Incontro con il deputato PD Marco Di Maio

La mattina del 28 settembre il presidente di Cia Romagna Danilo Misirocchi, insieme a Stefania Malavolti, presidente territoriale Cia Faenza, e a Samuele Amadei, responsabile di zona, ha incontrato il deputato Pd romagnolo Marco di Maio e il coordinatore Pd Romagna Faentina Giorgio Sagrini. “Si è trattato di un incontro richiesto dai rappresentanti del Pd, di cui abbiamo apprezzato la disponibilità – riferisce il presidente Misirocchi -. E’ stata l’occasione per affrontare i numerosi temi che interessano il settore dell’agricoltura a livello locale, nazionale ed europeo”.

Si è parlato di gestione del rischio (argomento affrontato recentemente da Cia Romagna anche nel convegno promosso in occasione della Biennale di Lugo), di superamento del Pai, di credito alle imprese agricole e della legge regionale 43/97. Approfonditi inoltre i temi del lavoro e dei voucher, che per Cia Romagna devono essere uno strumento semplice e immediato per agevolare il lavoro occasionale e allo stesso tempo combattere l’illegalità, mentre non è ritenuto soddisfacente l’intervento contenuto nel Decreto Dignità.

Sul tavolo anche il problema del dissesto idrogeologico, della necessità di misure di manutenzione del territorio e di infrastrutture adeguate all’attività agricola, primo presidio nella tutela del suolo. Riguardo alla crescita esponenziale dei danni da fauna selvatica, su cui Cia Romagna tiene alta l’attenzione da tempo, è stata evidenziata l’esigenza di cambiare la legge 157/92, mentre in tema di forestazione è stata manifestata preoccupazione per quanto previsto dal nuovo Pair (Piano aria integrato regionale), che pone restrizioni alla combustione di legna al di sotto dei 300m di altitudine, mettendo in difficoltà le imprese che hanno nella vendita del legname una fonte di reddito.

Ancora, i rappresentati di Cia Romagna hanno sottolineato la necessità di evitare pratiche sleali sul mercato, come le vendite sottocosto e le aste al doppio ribasso, e di uniformare a livello europeo il riconoscimento delle molecole e dei principi attivi.

Infine è stato affrontato il problema del ricambio generazionale, che interessa particolarmente l’agricoltura in collina e in montagna, e del sostegno all’impresa agricola quale produttrice di lavoro e ricchezza. Preoccupazione è stata manifestata per la prossima Legge di bilancio, e per possibili ulteriori tagli ad enti locali, welfare e sanità che metterebbero in difficoltà i territori.

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