La vasta rete di edifici rurali di Ferrara e, in generale, di molte aree della pianura Padana potrebbe cambiare volto e diventare più sostenibile grazie ai bonus edilizi. Per questo Cia-Agricoltori Italiani Ferrara chiede che il Superbonus 110% e il Sismabonus vengano prorogati almeno a fine 2023 per tutti gli edifici unifamiliari e le case singole.
Bologna, 25 ottobre 2021 – Una delegazione di manifestanti da tutta la regione, in rappresentanza delle migliaia di frutticoltori emiliano-romagnoli, è arrivata stamane in piazza Roosevelt a Bologna, davanti alla Prefettura, per partecipare al sit-in promosso da Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri, Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci dell’Emilia-Romagna. Ha preso parte al presidio l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.
Cresce la preoccupazione tra i produttori di Cia- Agricoltori Italiani Ferrara per i prezzi del radicchio rosso, in vista della campagna produttiva di novembre. Attualmente il prodotto viene pagato agli agricoltori dai 5 ai 10 centesimi al chilogrammo, in pratica nulla se pensiamo che dovrebbe essere quotato almeno 10 volte di più per coprire i costi di produzione in costante aumento. Una situazione che rischia di limitare ulteriormente le superfici investite, che hanno subito una forte contrazione negli ultimi anni, come spiega Giuliano Mangolini, produttore di Cia Ferrara.
Mettere in campo strategie tecniche e azioni politico-sindacali congiunte per risollevare il settore frutticolo dopo un’annata catastrofica e i redditi da frutticoltura sostanzialmente azzerati.
L’aumento delle materie prime per l’alimentazione animale, che nelle scorse settimane ha messo in crisi i produttori di latte che non riescono più a coprire i costi di produzione, sta avendo un forte impatto anche sugli allevatori di bovini da carne.
FERRARA, 7 settembre 2021 – Per capire quanto è grave la crisi della frutticoltura, basta leggere le percentuali che segnano, in maniera negativa, le perdite produttive sul 2020 a causa delle gelate tardive di primavera: albicocche – 51%, pesche fino a – 60%, susine: -70%, ciliegie -13%, mele stimate da -15 a -35%. Capitolo a parte quello delle pere, dove non c’è una varietà che abbia, secondo le stime, cali inferiori al 50% a partire da William B.C. e Max Red Bartlett (-50%), Conference (-65%), Abate (-75%) e Kaiser che arriva a -80%. A livello generale, le pere emiliano-romagnole scendono del -65% sul 2020 e di oltre il -70% sulla media 2015-18. Anche le superfici produttive continuano a diminuire con un -5% sul 2020. Per le pere questi cali produttivi valgono, considerando tutta la filiera, 345 milioni di euro, di cui circa 244 milioni solo in Emilia Romagna (dati e stime CSO Italy).
Temperature elevate accompagnate da forte vento e assenza quasi totale di precipitazioni a partire da aprile. Sono questi gli ingredienti della crisi produttiva dei seminativi, dal sorgo al mais, che si stanno iniziando a raccogliere proprio in questi giorni nel ferrarese, con almeno dieci giorni di anticipo sul calendario.
Ferrara, 26 luglio 2021 – Cocomeri, meloni, pesche, l’ottima frutta prodotta dagli agricoltori di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara è stata la protagonista dell’iniziativa “TipiCi da spiaggia” che si è tenuta a Porto Garibaldi presso il Bagno Astor oggi (26 luglio ndr) in contemporanea ad altre tre località della Riviera Romagnola: Milano Marittima, Cesenatico e Rimini. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è promossa dal SIB (Sindacato Italiano Balneari) aderente a Fipe/Confcommercio e Cia-Agricoltori Italiani con l’obiettivo di promuovere le nostre eccellenze enogastronomiche e al contempo il nostro litorale, in un connubio perfetto tra mare e cibo.
Le gelate primaverili hanno già provocato un’ingente perdita di prodotto di frutticole e asparago e anche le stime produttive sulle pere vedono una media di circa il 70% in meno. A questi danni climatici si sommano quelli da cimice asiatica e maculatura bruna che rendono il quadro emergenziale per il secondo anno consecutivo.
La Regione Emilia-Romagna, con Delibera 731/2021 ha emesso l’avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi ai proprietari o conduttori dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia.